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La Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo è la prima associazione di settore che offre assistenza, consulenza, supporto tecnico e professionale dal livello locale a quello internazionale.
FED APIMED associa attualmente 24 membri, fra cui cooperative e associazioni territoriali dei seguenti 12 paesi:
Italia, Marocco, Francia, Tunisia, Algeria, Libano, Albania, Palestina, Iraq, Giordania, Egitto e Turchia
Incrementare e migliorare il livello organizzativo delle associazioni e delle cooperative degli apicoltori.
Tutelare la tipicità e la genuinità delle produzioni dei propri associati sui mercati nazionali ed esteri.
Promuovere e appoggiare ogni iniziativa utile allo sviluppo e alla tutela dell’apicoltura non solo in quanto attività produttiva ma anche come attività fondamentale per la difesa della biodiversità.
La tutela ambientale e lo sviluppo umano.
Realizzare iniziative promozionali di rilievo internazionale per consentire le più diverse forme di collaborazione fra soggetti interessati alle api e all’apicoltura.
Project funded by the European Union
conferme scientifiche sulla presenza di Nosema ceranae arrivano anche dall'IRAQ.
Come noto questo microorganismo patogeno e' sospettato di essere tra i responsabili delle forti e diffuse morie di api (CCD).
Sono stati esaminati 350 campioni di miele prpvenienti da 5 province. Il patogeno è stato rilevato nei campioni provenienti di tre province.
Lo studio è stato condotto dalla dr.ssa Afrah Sabah e dal dr. Hayder Abd_al Abbas.
Ringraziamo il dr. Qasim Mudaffer, presidente dellìassociazione degli apicoltori iracheni, per averci voluto mettere al corrente di questa importante se pur preoccupante notizia.
Honeybee dept.-plant protection directorate-ministry of agriculture
This study was conducted to investigate the presence of Nosema ceranae disease on honeybees ( Apis mellifera ) in Iraq,The study was carried out in AL-rashidia beekeeping station in the northern of Baghdad .
350 samples of honeybees were collected from five Provinces of Iraq ( Baghdad , Diala , Alnajaf , Karbala and Babil ) , The results showed depending on the characteristics of the pathogen that the disease found in three Provinces ( Baghdad , Diala and Babil ) with incidence ranged between( 50-100)% .Genetic marker for the pathogen ,simple sequence repeat( SSR) was used to differentiation between Nosema ceranae and Nosema apis, primer pair product a band with( 218bp).Honey bees consider one of the most important beneficial insects and its importance comes through the production of honey , which is considered an important health food, in addition to that it is a good income for many beekeepers in the world . In addition to its honey production , it produces royal gel as well as bee wax which is a good resource of income too , and play an important role in pollinating plants(shamout,A.etal,2014).In the last years the beekeeper are expanded in Iraq due to the many facilitations which are given by plant protection directorate / ministry 0f agriculture to them.This expansion was accompanied by many emerge diseases that must be considered . One of these diseases is Nosema ceranae which is consider one of the most important modern disease .The disease is wide world and exists on all seasons because it can live in wide range of temperature.(Higes etal.,2010) . From total of (7 ) honey bees apaires , ( 350 ) samples of bees were tested in order to discover the disease ( Nosema Ceranae ) , the results showed that ( 4 ) honey bees aparies were infected , also the ratio of infection was between ( 50% to 100% ) , where as noted existing of spores of the disease by microscope , on other side no infection was found in other honeybees apaires , also has been noted that the spores of disease have elliptical shapes and have different sizes ranging between ( 2 – 2.5 ) micrometer width and ( 5.3 – 3.9 ) micrometer length.see Fig. 1,2
DNA was tested for samples which have previously diagnosed microscopilly (morphology and size of spores) that give positive results.For molecular test(PCR) specific primer for Nosema Ceranae (IDT) used. and after laboratory steps required show compliance completely. The two positive Nosema ceranae samples showed no intraspecific DNA sequence differences among the (218bp).
Dr. Afrah Sabah
Dr. Hayder Abd_al Abbas
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La qualità della produzione dei mieli e i sistemi HACCP e della tracciabilità sono stati i temi della formazione tecnica realizzata da APIMED nella regione di Tanger-Tétouan-Al Hoceima nel Nord del Marocco. La formazione che si è svolta dal 20 al 22 maggio 2017 con il supporto dell'organizzazione locale l'Unione delle Cooperative del Cercle-Tétouan è stata realizzata dal Vice-Presidente ed esperto tecnico di APIMED Massimo Carpinteri, e ha coinvolto come beneficiari 20 apicoltori provenienti da tutto il Marocco.
Durante l'ultimo giorno di formazione, il 22 maggio, una sessione di sensibilizzazione e informazione è stata realizzata sul tema dell'importanza delle api per la biodiversità. Questa attività, che ha coinvolto rappresentanti di enti locali e di organizzazioni agricole, è stata realizzata come parte dell'iniziativa CooBEEration Day (Link: http://www.coobeerationcampaign.org/coobeeration-day-2017/), promossa nel quadro della Campagna CooBEEration.
Dal 6 al 9 marzo 2017 presso il CRAPC, Centro di Ricerca Scientifica e Tecnica in Analisi fisico-chimiche a Bou Ismail in Algeria, APIMED ha organizzato un corso di approfondimento sulla melissopalinologia, la disciplina scientifica che studia il polline presente nel miele o raccolto dalle api. La missione è stata realizzata dalla professoressa Paola Ferrazzi e la ricercatrice Monica Vercelli del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali (DISAFA) e dell'Alimentazione dell'Università di Torino, con il supporto dell'Associazione Nazionale degli Apicoltori Professionisti dell'Algeria e il CRAPC. Il corso rappresenta un approfondimento di uno stage preliminare che si è svolto presso l'Università di Torino nel novembre del 2015 e che ha coinvolto tecnici di laboratorio ed esperti analisti provenienti da tutto il Mediterraneo.
Oltre alla lezioni in laboratorio è stata svolta anche una visita sul campo per osservare l'attività delle api sulle piante e raccogliere e classificare quest'ultime per effettuare le analisi dei pollini.
È in corso in questi giorni una missione di assistenza tecnica di APIMED in Palestina, organizzata dal Ministero dell'Agricoltura della Palestina, APIMED e dalla Cooperativa degli Apicoltori di Ramallah, con il coordinamento di FELCOS Umbria. Andrea Lilli, esperto tecnico di APIMED, si trova in questo momento a Tulkarem presso il Centro di Formazione del Ministero dell'Agricoltura per realizzare una formazione tecnica di 15 giorni agli apicoltori rappresentativi di tutte le cooperative apistiche della Cisgiordania. La formazione è incentrata sullo scambio di buone pratiche ed esperienze sui temi del miglioramento della gestione degli alveari e della lotta alle principali malattie delle api, varroa e peste americana in primis.
La missione di formazione è co-finanziata dal Ministero dell'Agricoltura della Palestina e dal progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la biodiversità e la sicurezza alimentare", finanziato dall'Unione Europea.
Nella regione Tanger-Tétouan-Al Hoceima nel Nord del Marocco è in corso di svolgimento una missione di assistenza tecnica realizzata da Alberto Ciampelli, esperto tecnico e Vice-Presidente di APAU, l'associazione degli apicoltori dell'Umbria che ha la presidenza della Federazione APIMED. Fino al 24 febbraio 20 apicoltori dell'Unione delle Cooperative e delle Associazioni di Tétouan, l'associata ad APIMED che supporta l'organizzazione della missione sul territorio, saranno formati sui temi dell'allevamento delle api regine e su aspetti pratici di miglioramento sul campo delle biotecniche di lotta alle malattie delle api come il blocco della covata e l'acido ossalico.
La missione è stata organizzata da APIMED in coordinamento con FELCOS Umbria e nell'ambito del progetto europeo "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità".
Il prossimo appuntamento per APIMED sarà nel mese di marzo con una missione di formazione tecnica a Tulkarem in Palestina sul tema della lotta alle malattie delle api.
Dal 26 ottobre al 7 novembre 2016 APIMED ha realizzato per la prima volta una missione tecnica in Giordania: Alberto Ciampelli, esperto tecnico e Vice-presidente dell'APAU, l'Associazione dei Produttori Apistici Umbri che ha la Presidenza di APIMED, ha tenuto una formazione tecnica sul tema dell'allevamento delle api regine, la produzione di pappa reale e la lotta alle malattie delle api.
La formazione tecnica è stata organizzata dal membro di APIMED Associazione degli Apicoltori della Giordania, e finanziata da USAID.
L'ottava edizione del Forum dell'Apicoltura del Mediterraneo si svolgerà nella città di Chefchaouen in Marocco il 22 e 23 novembre 2016. L'evento è organizzato da FELCOS Umbria e APIMED - Federazione Apicoltori del Mediterraneo, con il supporto della Municipalità di Chefchaouen, il PNUD e la FIMAP – Federazione Interprofessionale Marocchina degli Apicoltori.
Dopo Foligno e Tunisi, questa ottava edizione del Forum a Chefchaouen sarà l'ultima realizzata nell'ambito del progetto europeo "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità", e potrà dunque rappresentare l'occasione di definire nuove strategie per continuare il lavoro di cooperazione per lo sviluppo dell'apicoltura del Mediterraneo.
I partner del progetto "Mediterranean CooBEEration", cofinanziato dalla Commissione europea, sono APIMED – Federazione Apicoltori del Mediterraneo, FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile), UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), DIPSA (Dipartimento di scienze agrarie) dell'Università di Bologna, DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell'Università di Torino e INAT (Istituto Nazionale Agronomico della Tunisia).
4, 5 e 6 ottobre 2016: si tratta di giornate storiche per l'apicoltura dell'Algeria e di tutto il Mediterraneo: per la prima volta nella storia del Paese più di 150 apicoltori e ricercatori di Università, laboratori e centri di ricerca pubblici hanno partecipato ad una formazione tecnica organizzata da APIMED, ANAP e FELCOS Umbria, e realizzata da Vincenzo Panettieri, Presidente di APIMED. La formazione tecnica si è focalizzata sul sistema di qualità della produzione dei mieli, l'importanza dell'associazionismo e dell'organizzazione del settore apistico per migliorare la qualità delle produzioni e il sistema HACCP
Una nuova missione tecnica di APIMED è in corso di realizzazione in Tunisia. Più di 120 apicoltori e ricercatori provenienti dalle zone rurali più marginalizzate del Paese parteciperanno ai 3 giorni di formazione che sarà focalizzata sul sistema di qualità della produzione dei mieli, la lotta contro le principali malattie delle api e l'importanza dell'associazionismo e dell'organizzazione del settore apistico per migliorare la qualità delle produzioni.
Questa formazione tecnica, finanziata dall'Unione Europea, è realizzata da Vincenzo Panettieri, Presidente di APIMED, ed è organizzata da APIMED, FELCOS Umbria, INAT e UTAP che ha anche messo a disposizione la sua sede per la realizzazione della missione.
Il 21 giugno 2016 il Consiglio federale di APIMED – Federazione Apicoltori del Mediterraneo – ha ufficialmente accettato la domanda di adesione presentata dall'UNAF – Unione Nazionale dell'Apicoltura Francese. Con l'adesione della storica Unione nazionale francese, APIMED conta attualmente 24 membri, fra cui cooperative, associazioni territoriali ed enti pubblici dei seguenti 11 paesi mediterranei e limitrofi: Italia, Marocco, Francia, Tunisia, Algeria, Libano, Albania, Palestina, Iraq, Giordania ed Egitto.
Si tratta di un risultato molto importante, che va ben oltre le cifre e i numeri: dopo Italia e Albania, la Francia è infatti il terzo paese della sponda nord del Mediterraneo che aderisce alla Federazione e potrà contribuire a quell'attività di advocacy già in atto attraverso il progetto e la campagna CooBEEration www.coobeerationcampaign.org al fine di aumentare l'interesse e l'azione delle Istituzioni europee verso le principali problematiche e opportunità di sviluppo dell'area mediterranea. Un'azione strategica che sarà certamente favorita dall'importanza dell'apicoltura francese (i dati di riferimento sono disponibili sul sito di APIMED al seguente link:
Queste le principali attività e mission dell'UNAF:
• Difendere gli interessi economici della filiera;
• Proteggere le api;
• Sensibilizzare il grande pubblico sul ruolo preponderante dell'ape;
• Riunire e rappresentare gli apicoltori;
• Promuovere i prodotti dell'alveare e difendere la loro qualità;
• Iniziare e formare nuovi apicoltori.
25-26 MAGGIO 2016
Il Forum Nazionale dell'Apicoltura della Palestina si svolgerà a Ramallah presso la sede della Palestine Red Crescent Society il 25 e 26 maggio 2016. Il titolo del Forum sarà "Buone pratiche in apicoltura e sicurezza alimentare".
Il Forum è organizzato da APIMED - Federazione Apicoltori del Mediterraneo e FELCOS Umbria, con il supporto dell'organizzazione locale Cooperativa degli Apicoltori di Ramallah.
Il Forum è realizzato nell'ambito del progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità". I partner del progetto, cofinanziato dalla Commissione europea, sono APIMED – Federazione Apicoltori del Mediterraneo, FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile), UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), DIPSA (Dipartimento di scienze agrarie) dell'Università di Bologna, DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell'Università di Torino e INAT (Istituto Nazionale Agronomico della Tunisia).
È in corso di realizzazione la seconda missione di assistenza tecnica in Palestina del progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità". Alberto Ciampelli, esperto tecnico e Vice-Presidente di APAU, l'associazione degli apicoltori dell'Umbria che ha la presidenza di APIMED - Federazione Apicoltori del Mediterraneo, si trova in questo momento a Tulkarem per realizzare una formazione tecnica di 15 giorni a 20 apicoltori rappresentanti delle 5 cooperative apistiche della Cisgiordania. La formazione è incentrata sull'allevamento delle api regine, un tema che è stato presentato come assolutamente prioritario da parte degli apicoltori palestinesi, e che è effettivamente molto importante per l'obiettivo di migliorare le produzioni e rafforzare tutto il settore apistico. Una parte specifica della formazione sarà poi dedicata ad aspetti pratici di miglioramento sul campo delle biotecniche di lotta alle malattie delle api come il blocco della covata e l'acido ossalico. Si tratta di tecniche che prevedono un utilizzo molto contenuto di trattamenti chimici peraltro consentiti anche dall'apicoltura biologica, e che sono quindi rivolte a garantire da un lato la salute delle api e la protezione ambientale, e dall'altro la salubrità e qualità del miele.
La missione durerà fino al 4 marzo ed è stata organizzata da APIMED in coordinamento con FELCOS Umbria e con il supporto del Ministero dell'Agricoltura che ha messo a disposizione il Centro di Formazione di Tulkarem dove si stanno svolgendo le sessioni formative.
La Cooperativa Apicoltori di Ramallah, tra i fondatori della Federazione e "focal point" per la stessa in terra di Palestina, ha provveduto alle azioni di sensibilizzazione e informazione presso gli apicoltori e le altre organizzazioni locali.
Il prossimo appuntamento per APIMED in Palestina sarà il Forum Nazionale dell'Apicoltura che si svolgerà all'inzio dell'estate prossima.
Il Forum nazionale dell'apicoltura dell'Algeria si svolgerà ad Algeri presso la Camera Nazionale dell'Agricoltura il 27 e 28 gennaio 2015. Il titolo del Forum sarà "L'ape risorsa strategica universale per lo sviluppo locale, la biodiversità e la sicurezza alimentare".
Il Forum è organizzato da APIMED - Federazione Apicoltori del Mediterraneo e FELCOS Umbria, con il supporto dell'organizzazione locale Associazione Nazionale degli Apicoltori Professionisti dell'Algeria.
Il Forum è realizzato nell'ambito del progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità". I partner del progetto, cofinanziato dalla Commissione europea, sono APIMED – Federazione Apicoltori del Mediterraneo, FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile), UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), DIPSA (Dipartimento di scienze agrarie) dell'Università di Bologna, DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell'Università di Torino e INAT (Istituto Nazionale Agronomico della Tunisia).
È in corso di realizzazione la prima missione di assistenza tecnica in Marocco del progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità". La missione che si è svolge dal 3 al 8 gennaio 2016 è stata organizzata da APIMED in coordinamento con FELCOS Umbria, e con il supporto del focal point locale e associata ad APIMED, la Federazione Interprofessionale degli Apicoltori del Marocco (FIMAP).
Nel corso della missione, realizzata dall'esperto tecnico e vice-Presidente di APIMED Massimo Carpinteri, si discute di selezione genetica e dei possibili metodi di intervento per l'identificazione e la valorizzazione della specie dell'Ape Sahariensis (Apis Ligustica Sahariensis).
La formazione tecnica si è svoge presso la sede della FIMAP a Rabat, e ha coinvolto 20 beneficiari, fra cui apicoltori e allevatori di api regine provenienti da tutto il Marocco.
La missione è realizzata nell'ambito del progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità". I partner del progetto, cofinanziato dalla Commissione europea, sono APIMED – Federazione Apicoltori del Mediterraneo, FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile), UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), DIPSA (Dipartimento di scienze agrarie) dell'Università di Bologna, DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell'Università di Torino e INAT (Istituto Nazionale Agronomico della Tunisia).
Si è appena conclusa la seconda missione di assistenza tecnica in Algeria del progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità". La missione che si è svolta dal 17 al 22 novembre 2015 è stata organizzata da APIMED in coordinamento con FELCOS Umbria, e con il supporto del focal point locale nonché associata ad APIMED, l'Associazione per lo Sviluppo dell'Apicoltura della Mitidja Wilaya di Blida (ADAMB).
Nel corso della missione, l'esperto tecnico e vice-Presidente di APIMED Massimo Carpinteri ha tenuto una formazione tecnica divisa in due sessioni tematiche, la prima sul tema delle analisi del miele, e la seconda sul piano di selezione e l'allevamento delle api regine. La formazione si è svolta presso il Centro di Ricerca Scientifica e Tecnica sulle Analisi Fisico-chimiche (CRAPC) di Bou Ismail, e ha coinvolto ben 40 beneficiari tra cui esperti analisti, ricercatori, apicoltori, veterinari e allevatori di api regine provenienti da tutta l'Algeria.
A margine della missione si è tenuta presso il Ministero dell'Agricoltura un'importante riunione organizzativa sul Forum Nazionale dell'Algeria. Nel corso della riunione, il Ministero ha confermato la propria disponibilità ad appoggiare APIMED nell'organizzazione di questo evento nazionale che si svolgerà a Gennaio 2016.
La seconda missione di assistenza tecnica in Algeria è stata realizzata nell'ambito del progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità". I partner del progetto, cofinanziato dalla Commissione europea, sono FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile), APIMED (Federazione apicoltori del Mediterraneo), UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), DIPSA (Dipartimento di scienze agrarie) dell'Università di Bologna, DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell'Università di Torino e INAT (Istituto Nazionale Agronomico della Tunisia).
APIMED e FELCOS Umbria, con il supporto del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell'Università di Torino, stanno organizzando un corso di introduzione all'analisi dei pollini che si svolgerà dal 9 al 13 novembre 2015 all'Università di Torino.
L'iniziativa rientra fra le attività previste nel II asse "Ricerca, analisi e networking" del progetto europeo "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità", e consisterà nella realizzazione di un corso introduttivo alla melissopalinologia (la disciplina scientifica che studia il polline presente nel miele).
Due tecnici o esperti analisti dei centri di ricerca e dei laboratori di ogni paese partner di progetto (Libano, Palestina, Tunisia, Algeria e Marocco) saranno invitati a partecipare al corso in quanto beneficiari dell'azione.
Si tratta di un'iniziativa molto importante sotto il profilo strategico e al fine di realizzare l'obiettivo più generale di creare e disseminare una conoscenza comune dell'apicoltura mediterranea, attraverso la condivisione delle informazioni e delle esperienze e contribuendo all'uniformità dei sistemi di raccolta dati e analisi.
Ricordiamo che i partner del progetto "Mediterranean CooBEEration", cofinanziato dalla Commissione europea, sono FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile), APIMED (Federazione apicoltori del Mediterraneo), UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), DIPSA (Dipartimento di scienze agrarie) dell'Università di Bologna, DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell'Università di Torino e INAT (Istituto Nazionale Agronomico della Tunisia).
Dal 23 al 27 agosto 2015 si è svolta la seconda missione di assistenza tecnica in Palestina del progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità". La missione è stata organizzata da APIMED in coordinamento con FELCOS Umbria e con il supporto del focal point locale nonché associata ad APIMED, la Cooperativa degli Apicoltori di Ramallah.
Nel corso della missione, l'esperto tecnico di APIMED Francesco Ruini ha tenuto una formazione tecnica sui temi della gestione degli alveari e della lotta alle principali malattie delle api. La formazione tecnica si è svolta a Tulkarem in Cisgiordania, presso il Centro di Formazione del Ministero dell'Agricoltura, e ha visto la partecipazione di 27 beneficiari, fra cui apicoltori e tecnici agricoli di entrambi i generi e di diverse età e rappresentanti delle principali cooperative di apicoltori della Cisgiordania. I beneficiari della formazione tecnica hanno seguito con grande partecipazione ed interesse le diverse sessioni realizzate in apiario e in aula, dove sono state mostrate varie diapositive e presentazioni tecniche.
Nel corso della missione, sono stati anche distribuiti ai beneficiari della formazione tecnica i questionari individuali da compilare per la raccolta dati dell'Osservatorio dell'Apicoltura del Mediterraneo (bottone di collegamento con l'ultimo articolo pubblicato sull'Osservatorio), e si è svolta una riunione di aggiornamento tra APIMED e la Cooperativa degli Apicoltori di Ramallah sui lavori del gruppo per la qualità del miele mediterraneo (bottone di collegamento con l'ultimo articolo pubblicato sul gruppo qualità del miele), cui i palestinesi hanno aderito con grande entusiasmo e lanciando da subito un loro documento di proposta.
La seconda missione di assistenza tecnica in Palestina è stata realizzata nell'ambito del progetto "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità". I partner del progetto, cofinanziato dalla Commissione europea, sono FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile), APIMED (Federazione apicoltori del Mediterraneo), UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), DIPSA (Dipartimento di scienze agrarie) dell'Università di Bologna, DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell'Università di Torino e INAT (Istituto Nazionale Agronomico della Tunisia).
I nostri soci dal Libano e dall'Iraq ci hanno segnalato una serie di articoli sui danni che l'utilizzo dei pesticidi appartenenti alla classe dei neonicotinoidi provoca alla salute delle api, gli insetti impollinatori che da soli garantiscono la riproduzione di oltre 71 specie vegetali che provvedono per il 90% all'alimentazione delle popolazioni del pianeta.
A seguito di una serie di ricerche scientifiche che hanno recentemente dimostrato una forte correlazione tra l'utilizzo dei pesticidi e il massiccio declino del numero di api in Europa e negli Stati Uniti (un crollo di oltre il 50% negli ultimi 25 anni), l'Europa ha deciso di vietare l'utilizzo dei pesticidi neonicotinoidi per 2 anni. Attualmente non esiste invece alcun divieto negli Stati Uniti.
Nello specifico, il primo articolo a firma di Amanda Froelich descrive un episodio accaduto ad Elmwood in Canada, dove l'apicoltore Dave Schuit ha denunciato la morte di circa 37 milioni di api (quasi 600 alveari) avvenuta nella sua fattoria, e causata a suo parere dalla presenza di pesticidi neonicotinoidi nelle coltivazioni di mais OGM nell'area circostante: VAI ALL'ARTICOLO
Il secondo articolo invece è pubblicato da Damian Carrington per "The Guardian": VAI ALL'ARTICOLO.
Nell'articolo si fa riferimento alla decisione del Governo britannico di sospendere il divieto di utilizzo di due tipi di neonicotinoidi per 120 giorni. La decisione ha generato una forte reazione da parte della società civile: la petizione promossa da 38 Degrees dal titolo "Keep the ban on bee-killing pesticides" è stata sottoscritta in pochi giorni da oltre 500.000 persone: VAI ALL'ARTICOLO
Le sfide di livello globale poste ai produttori e ai prodotti del settore agroalimentare in questi ultimi decenni, rendono ancora più significativa la valorizzazione degli elementi di vantaggio competitivo sul mercato che hanno una relazione diretta con l'appartenenza all'area geografica del mediterraneo.
APIMED già dalla sua nascita nel 2011 aveva intuito questa necessità riguardo all'apicoltura, come Federazione che associa apicoltori e associazioni di apicoltori di paesi che si affacciano sul mediterraneo e sue aree limitrofe. Il centro di interessi della Federazione sono stati sin da subito gli apicoltori del mediterraneo e l'apicoltura mediterranea, nella consapevolezza che tali due categorie si riferiscono ad apicoltori e apicolture con alcuni forti tratti in comune ma anche molto differenti per regole, tradizioni e livelli di sviluppo.
Come investigare e sintetizzare in modo vantaggioso la ricchezza di differenze tra i vari membri è stato oggetto di ampio dibattito nella Federazione. Nel 2014 lo strumento di indagine ad hoc è stato fornito ad APIMED dalla partecipazione al progetto "Mediterranean CooBEEration", che annovera tra le sue azioni anche la costituzione di un Osservatorio dell'apicoltura del mediterraneo.
Durante il Forum Nazionale dell'Apicoltura del Libano tutte le rappresentanze apistiche presenti hanno espresso l'esigenza e la volontà di giungere ad una comune definizione del miele mediterraneo e dei suoi parametri qualitativi e quantitativi. Tale esigenza è stata espressa con la piena consapevolezza che si tratti di una tappa fondamentale per la prosecuzione del processo di rafforzamento dell'apicoltura mediterranea.
La Federazione APIMED ha colto con grande entusiasmo questa istanza presentata dagli apicoltori del Mediterraneo, e ha costituito al suo interno un gruppo di lavoro sulla qualità del miele mediterraneo. Il gruppo sarà formato inizialmente dalle reti di associazioni, cooperative, federazioni nazionali, centri di ricerca ed enti pubblici dei 10 diversi paesi del Mediterraneo e limitrofi che aderiscono ad APIMED: Italia, Marocco, Egitto, Tunisia, Algeria, Libano, Albania, Palestina, Iraq e Giordania. In particolare, i partecipanti al gruppo di lavoro si focalizzeranno sui seguenti obiettivi specifici:
definire il miele mediterraneo;
identificare i suoi parametri di qualità;
definire il significato funzionale di tali parametri;
quantificare i valori (minimi o massimi) che tali parametri devono presentare.
Una definizione comune del miele mediterraneo favorirà gli apicoltori nel raggiungimento di una serie di risultati strategici, sia in termini di valorizzazione delle produzioni locali nei mercati domestici ed internazionali sia per il contrasto alle importazioni di miele di pessima qualità nell'area mediterranea. Si tratta di una strategia che è in linea con gli obiettivi originari della Federazione, che ha da sempre a cuore la protezione delle varietà autoctone e lo sviluppo di metodi di produzione che garantiscano la salubrità del miele.
Il lavoro sulla qualità del miele contribuirà inoltre a valorizzazione l'apicoltura non solo come attività produttiva generatrice di reddito e di benessere, ma anche come attività capace di salvaguardare la biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare, cioè la garanzia di una sufficiente e sana alimentazione per tutti gli abitanti della terra.
Molto dovrà essere fatto in termini di informazione e sensibilizzazione, al fine di orientare i cittadini verso un consumo più attento ed educato dei prodotti apistici locali di qualità. A questo proposito, il lavoro sulla qualità del miele mediterraneo si iscrive perfettamente nel percorso di informazione e sensibilizzazione lanciato dalla campagna "CooBEEration", che ha l'obiettivo generale di promuovere un'idea delle api e dell'apicoltura come "Bene Comune Globale", capace di incidere positivamente a livello ambientale, agricolo, sociale ed economico per i territori, gli ecosistemi e il benessere umano in generale.
Durante l'Assemblea generale di APIMED – Federazione Apicoltori del Mediterraneo – che si è svolta il 30 giugno 2015, i soci della Federazione hanno deciso di ratificare l'accettazione da parte del Consiglio federale di quattro nuove associazioni che hanno richiesto di aderire ad APIMED: si tratta dell'Associazione degli Apicoltori della Giordania del Presidente Mohammad Alrababah, dell'Associazione degli Apicoltori del Najaf (Iraq) del Presidente Muntasser Mahdi AlHissnawi, dell'Associazione degli Apicoltori Irakeni del Presidente Qasim Mudhaffer e dell'Associazione di Apicoltura di El Gharbiya (Egitto) del Presidente Ibrahim Mady.
Questo importante risultato si inscrive all'interno di un più ampio processo di allargamento e rafforzamento di APIMED nel Mediterraneo e nei paesi limitrofi: è fondamentale infatti per la Federazione l'obiettivo di aumentare la propria rappresentatività per porsi come un interlocutore sempre più rilevante nei confronti delle organizzazioni internazionali come FAO, UNEP e UNDP, e delle istituzioni a tutti i livelli,
Con queste 4 nuove adesioni, APIMED associa attualmente 21 membri, tra cui cooperative, associazioni di produttori, federazioni nazionali ed enti pubblici di ricerca provenienti da ben 10 diversi paesi del Mediterraneo e limitrofi: Italia, Marocco, Egitto, Tunisia, Algeria, Libano, Albania, Palestina, Iraq e Giordania.
Che ruolo svolge l'impollinazione delle api per il mantenimento dell'equilibrio dei nostri ecosistemi? E fino a che punto le produzioni agricole rivolte al settore alimentare saranno influenzate dal declino delle api? Su quali osservazioni si basano i dati delle ricerche pubblicate? Questi i temi principali affrontati in alcuni articoli pubblicati recentemente sul tema del declino delle api, dei fattori che concorrono a determinarlo, degli effetti attuali o potenziali che tale declino potrebbe causare, e infine delle possibili vie da prendere per invertire il declino. I ricercatori coinvolti nel progetto "Mediterranean CooBEEration" ci segnalano questi articoli.
http://www.sciencemag.org/content/347/6229/1432.11.full.pdf?sid=77b6cc27-da6e-40d8-bcd4-0d72b8fae066
http://www.sciencemag.org/content/347/6229/1255957.abstract
Dal 10 al 13 giugno 2015 si è svolta una missione tecnico-scientifica in Tunisia nell'ambito del progetto triennale "Mediterranean CooBEEration: una rete per l'apicoltura, la biodiversità e la sicurezza alimentare", finanziato dall'Unione Europea nel programma "Food security", e di cui APIMED è partner. Uno degli assi strategici del progetto prevede infatti la realizzazione di una ricerca scientifica che si svolgerà contemporaneamente in Italia e in Tunisia, e che è rivolta a studiare e dimostrare con evidenza sperimentale il ruolo delle api e dell'apicoltura per favorire la riproduzione della vegetazione spontanea nelle in aree degradate particolarmente soggette a riduzione di biodiversità (aree incendiate in Italia e aree desertificate in Tunisia). Si tratta di una ricerca scientifica senza precedenti: sebbene infatti l'ape sia ormai riconosciuta universalmente in agricoltura per la funzione riproduttiva e migliorativa svolta a favore di oltre l'80% delle nostre coltivazioni agricole, ad oggi non esistono ancora dei dati scientifici che dimostrino l'essenziale funzione che questo insetto svolge per la conservazione dell'ambiente ovvero per la salvaguardia della biodiversità di gran parte delle specie vegetali spontanee.
La ricerca è realizzata dal Dipartimento di Scienze Agrarie (DIPSA) dell'Università di Bologna, dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell'Università di Torino e dall'Istituto Nazionale Agronomico della Tunisia (INAT).
Monica Vercelli, ricercatrice del DISAFA, si è quindi recata in Tunisia con l'obiettivo specifico di realizzare una serie di sopralluoghi nella zona sperimentale della ricerca, la regione desertica di Goubellat. Anche dal lato tunisino, la ricerca risulta essere nella sua fase di implementazione, con i rilievi botanici ed entomologici che proseguono a ritmo costante e in armonia con il protocollo di ricerca italiano.
Sono state pubblicate le raccomandazioni finali elaborate da APIMED in seguito al Forum "Strategie di sviluppo per l'apicoltura libanese e del Mediterraneo". Il Forum si è tenuto in Libano il 5 e 6 maggio 2015, ed è stato organizzato da FELCOS Umbria, da APIMED-Federazione Apicoltori del Mediterraneo e da UNDP, in collaborazione con il Ministero dell'Agricoltura libanese e con il sostegno finanziario della Commissione Europea. Il Forum fa parte delle azioni strategiche previste dal progetto "Mediterranean CooBEEration. Una rete per l'apicoltura, la biodiversità e la sicurezza alimentare", finanziato dalla Commissione Europea per tre anni.
Le raccomandazioni rappresentano il documento propositivo finale del Forum, e scaturiscono dall'intenso dibattito che si è tenuto durante i due giorni di presentazioni e tavole rotonde a Beirut. A questa edizione del Forum hanno partecipato circa 180 esponenti di associazioni apistiche, autorevoli rappresentanti delle più importanti organizzazioni internazionali, ricercatori e rappresentanti del mondo scientifico e accademico e sono stati rappresentati nove diversi Paesi dell'area mediterranea (Libano, Italia, Marocco, Tunisia, Algeria, Siria, Giordania, Iraq ed Egitto).
I Forum dell'apicoltura del Mediterraneo si stanno delineando sempre più come un momento indispensabile di confronto e di scambio per gli operatori del settore, e anche come punto di riferimento nella regione per la discussione di scelte politiche in merito all'apicoltura e al suo sviluppo. Le raccomandazioni finali riassumono e mettono in luce quelli che sono stati i temi più sentiti del Forum: la conservazione della biodiversità, la conservazione della biodiversità delle api nell'area del Mediterraneo, e la qualità del miele. Parte delle raccomandazioni sono state poi focalizzate sulla situazione dell'apicoltura libanese, segnalando alcuni temi di specifico interesse come la protezione dei frutteti di agrumi in Libano e la salute delle api.
Dal 13 al 18 Aprile 2015 si svolgerà la seconda missione di assistenza tecnica in Tunisia nell'ambito del progetto "Mediterranean Coobeeration: una rete per l'apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità".
La missione, organizzata da APIMED in coordinamento con FELCOS Umbria, sarà realizzata dagli esperti tecnici Massimo Carpinteri, Vice-Presidente di APIMED e Agata Cierlinska. Il tema della formazione tecnica sarà la teoria e la pratica dell'inseminazione strumentale ai fini del miglioramento genetico del piano di selezione delle api regine. La formazione si svolgerà nel centro di sviluppo dell'apicoltura di Mraissa, che l'Office de l'Elevage et des Paturages del Ministero dell'Agricoltura della Tunisia ha messo a disposizione degli apicoltori in virtù di una convenzione di collaborazione siglata con APIMED.
La missione tecnica rappresenterà anche l'occasione per un sopralluogo di APIMED nella regione di Goubellat, dove si trova la zona sperimentale della ricerca scientifica realizzata nell'ambito del progetto "Mediterranean CooBEEration" dal Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Bologna e dall'INAT – Istituto Nazionale Agronomico della Tunisia. Tale ricerca, la prima nel suo genere, è rivolta a studiare e dimostrare con evidenza sperimentale il ruolo delle api e dell'apicoltura per favorire la riproduzione della vegetazione spontanea nelle aree particolarmente soggette a degrado di biodiversità.
Introduzione del Presidente Vincenzo Panettieri:
L’ape è protagonista su scala mondiale di una ricaduta economica in agricoltura pari a circa 224 miliardi di euro garantendo la riproduzione di 71 specie vegetali che provvedono per il 90% all’alimentazione delle popolazioni del pianeta. Una sorta di vera e propria “multinazionale” dell’agricoltura che ha i suoi centri direzionali in ogni singola nazione, in ogni singolo territorio, presso ogni singolo apicoltore; un fatturato e un capitale finanziario di ragguardevoli dimensioni e distribuito a pieno e gratuito beneficio della intera umanità, senza pagamento di prebende o interessi.
Essenziali per la nostra alimentazione, le api sono dunque tra i più importanti fattori che contribuiscono alla diversità degli ecosistemi terrestri e per questo devono considerarsi un elemento strutturale utile a garantire la biodiversità. In effetti, grazie al servizio di impollinazione le api si impongono come una delle più importanti risorse a garanzia dei macro sistemi che sono alla base della nostra stessa esistenza: il sistema naturale, quello economico, quello sociale. L'apicoltura, attività produttiva generatrice di reddito, tutela la nostra sopravvivenza, diversifica il nostro cibo, promuove lo sviluppo umano inteso come processo di conoscenza e di approfondimento di valori e tradizioni differenti.
Vincenzo Panettieri: Presidente di:
FEDAPIMED Federazione Apicoltori del Mediterraneo
APAU Associazione Produttori Apistici Umbri,
MBF Mediterranean Beekeeping Forum
L’ape è protagonista su scala mondiale di una ricaduta economica in agricoltura pari a circa 207 miliardi di euro garantendo la riproduzione di 71 specie vegetali che provvedono per il 90% all’alimentazione delle popolazioni del pianeta.
Essenziali per la nostra alimentazione, le api sono dunque tra i più importanti fattori che contribuiscono alla diversità degli ecosistemi terrestri e per questo devono considerarsi un elemento strutturale utile a garantire la biodiversità.
Grazie al servizio di impollinazione le api si impongono come una delle più importanti risorse a garanzia dei macro sistemi che sono alla base della nostra stessa esistenza: il sistema naturale, quello economico, quello sociale.
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